La Presidente ODCEC Udine Micaela Sette: «La struttura a tre aliquote semplifica il panorama, ma il “parametro base” e le nuove detrazioni richiedono chiarimenti e pianificazione».
Un “primo segnale”, in un contesto di risorse limitate, che può aprire a una possibile svolta per le famiglie, ma che va interpretato con attenzione perché le misure fiscali introdotte con la Legge di Bilancio 2025 si intrecciano con nuove logiche di detrazione e con adempimenti che cambiano la quotidianità di contribuenti e professionisti. È la lettura che emerge dal commento dei commercialisti del Friuli Venezia Giulia, con un focus particolare sulle ricadute per i lavoratori dipendenti.
La Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Udine, Micaela Sette, evidenzia due elementi centrali. Da un lato, la stabilizzazione della struttura Irpef a tre aliquote, che “semplifica il panorama” per i contribuenti; dall’altro, l’introduzione di una nuova logica di detrazioni basate sul reddito, in particolare per i redditi superiori a 75 mila euro. In questo quadro, Sette richiama l’attenzione sul cosiddetto “parametro base”: uno strumento ancora sperimentale che potrebbe incidere in modo significativo sul bilancio delle famiglie, ma che necessita di chiarimenti applicativi, soprattutto in relazione agli oneri detraibili e alle esclusioni previste (come spese sanitarie e alcune voci legate a interessi e assicurazioni in continuità con i contratti già stipulati).
Sul fronte del cuneo fiscale, la Presidente Sette ripercorre le nuove modalità di riconoscimento dei benefici: per i redditi fino a 20 mila euro è prevista una somma esente da imposizione calcolata con percentuali variabili per fascia; per i redditi da lavoro dipendente oltre i 20 mila euro è invece prevista un’ulteriore detrazione dall’imposta lorda, modulata per scaglioni. Una distinzione che rende necessario, nella pratica, valutare con precisione la posizione del singolo contribuente, per evitare aspettative disallineate rispetto all’impatto effettivo in busta paga.
Tra le novità con effetti immediati sulla vita quotidiana dei cittadini, Sette segnala anche l’ampliamento del modello 730, che potrà includere redditi soggetti a tassazione separata o imposte sostitutive per i contribuenti non titolari di partita IVA. È un’evoluzione rilevante, ma che implica un adeguamento tempestivo: nuovi quadri dichiarativi richiedono infatti aggiornamento dei software e, soprattutto, competenze puntuali per gestire correttamente i casi concreti.
Un altro tema che impatta molte famiglie riguarda le locazioni brevi: la cedolare secca introduce aliquote differenziate (21% e 26%) in funzione del numero di immobili locati. Secondo la Presidente Sette, questa modifica “incide sulla convenienza” del regime e rende necessaria una valutazione accurata già in fase di definizione dei contratti.
Il messaggio conclusivo è netto: il quadro delineato dalla manovra è articolato e richiede attenzione continua. In questa fase, la Presidente Micaela Sette ribadisce che il ruolo del commercialista diventa fondamentale per accompagnare famiglie e imprese nel corretto utilizzo degli strumenti fiscali, nella gestione degli adempimenti e nella pianificazione, così da massimizzare i vantaggi e ridurre rischi ed errori.
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